La nostra Comunità è costituita dagli Esuli del paese di Neresine (ora Nerezine) nell’isola di Lussin Piccolo (ora Mali Losinj) in Croazia, dai loro famigliari e discendenti residenti in Italia che per gli eventi bellici e in conseguenza del trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 dalle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, ha assegnato l’Istria, Fiume e Zara alla nascente Repubblica Socialista Federativa Yugoslava di Tito e in conseguenza di ciò hanno abbandonato il loro paese, lasciandovi beni e affetti per trasferirsi in Italia, cioè nella nazione che avevano sempre considerata, per storia, cultura, lingua e tradizioni come la loro Patria. Altri, pur con i medesimi sentimenti, essenzialmente per motivi di lavoro, si sono stabiliti all'estero, principalmente negli Stati Uniti d'America.
Dal 1994, dopo il 13° raduno svoltosi, come quasi tutti i precedenti a Marghera (vedere nella sezione “Raduni” la loro
cronologia), il precedente storico Comitato, già ridottosi numericamente per ragioni naturali, interruppe del tutto la
sua attività e di conseguenza anche l’organizzazione del raduno che in ogni caso aveva già perso la sua cadenza annuale nel
corso degli ultimi anni.
Nel 2004 su iniziativa di un gruppo di amici neresinotti, per lo più residenti nel comune di
Venezia, decise di dar vita ad un nuovo Comitato che riprendesse i raduni annuali e si desse da fare per
organizzare in Comunità gli esuli da Neresine e i loro famigliari e discendenti su basi giuridicamente costituite di
tipo associativo.
Come primo atto fu chiesto per corrispondenza a tutti i neresinotti residenti in Italia e dei quali
si avevano gli indirizzi, di compilare un modulo all’uopo predisposto (scaricabile da questo sito)
e nel contempo di esprimere il loro voto su una scheda elettorale allegata. Dopo 45 giorni, come precedentemente
stabilito, una Commissione Elettorale provvide allo spoglio e al conteggio delle preferenze. Finalmente sabato 9 aprile 2005 si riunì a VE-Marghera in casa di Marina Mauri il primo Comitato
regolarmente eletto che provvide a stilare l’Atto Costitutivo e ad eleggere le cariche sociali che risultarono le
seguenti : Presidente Giuseppe Rocchi, Segretario Responsabile Flavio Asta, Tesoriere Ivana Soccoli, Consiglieri:
Domenico Boni, Giovanni Bracco, Marina Mauri, Aldo Sigovini, Lucchi Patrizia, Domenico Menesini.
Fu istituita una commissione per la stesura dello Statuto che fu successivamente
approntato e regolarmente approvato nell’assemblea degli Associati svoltasi in occasione del secondo raduno, della
nuova serie, domenica 30 ottobre 2005 (lo statuto è consultabile nell’apposita sezione).
Lo scopo statutario della Comunità di Neresine è quello di ricordare la nostra storia e quella della nostra isola,
conservare orgogliosamente la cultura latino-veneta e le nostre tradizioni come tramandateci dai nostri avi, curare
l’organizzazione del raduno annuale, operare con spirito di collaborazione e di fraterna amicizia con le altre Comunità
isolane di Ossero, Lussino, Lussingrande e Cherso, porre in essere tutte quelle iniziative che si ritenessero idonee
al raggiungimento degli scopi prefissati.
Mi chiamo Flavio Asta, sono nato a Padova il 10 settembre 1946 e abito a Marghera (VE). Sono felicemente sposato con Nadia De Zorzi, veneziana, ma che conosce le persone, le famiglie e le parentele dei neresinotti, quasi fosse una di loro.
Ho due figli: Giulia (50) e Gabriele (46), Cinque nipoti: Gianluca di ventidue anni, Francesco di dodici ed Edoardo di dieci (Giulia), Amelia di diciotto e l'ultimo arrivato: Ettore di dieci (Gabriele). Ho 78 anni e sono insegnante di Ed. Fisica in pensione dal 1° settembre 2011 dopo aver trascorso 35 anni nel mondo della scuola.
Perché mi interesso di Neresine e della causa dell’Esodo più in generale? Innanzitutto perché mia madre, Maria Canaletti (La Maricci del Giacomo) è nata a Neresine nel 1923 (mio padre Gustavo era bergamasco e si trovava lì durante la guerra come finanziere), per cui in famiglia, come tanti altri figli di esuli dall’Istria e dalla Dalmazia, ho assimilato il loro dramma e l’amore per quelle terre. Amare poi Neresine non è stato certo difficile, ne restai affascinato già la prima volta che ci andai nel lontano 1956 quando avevo 10 anni, che poi era anche la prima volta dei miei genitori dopo la loro partenza dal paese, avvenuta nell'autunno del 1945 dopo essersi sposati. Avevo appena letto “L’isola del tesoro” di R.L. Stevenson e mi sembrò nella mia fantasia di rivivere l’atmosfera nella quale ebbero luogo le avventure del giovane Jim Hawkins alla ricerca del tesoro nascosto dal capitano Flint. Gli ingredienti c’erano quasi tutti: l’isola selvaggia, il vento ringhioso che rimescolava un mare splendido, i vecchi e malandati velieri in porto, le facce della gente scorticate dal sole e dalla salsedine. Un mondo quasi irreale, fuori dal tempo, ancora oggi a distanza di più di cinquant’anni, mi è rimasto indelebile il ricordo dei profumi aromatici nell'aria che si percepivano intensi particolarmente al mattino presto, e poi il silenzio, soprattutto quello assoluto della notte, un silenzio inimmaginabile che non ho mai più successivamente percepito in nessun altro luogo al mondo. Ritornarci ora, rappresenta per me rivivere solo un labile surrogato di quei ricordi, ma l'amore per Neresine è rimasto intatto.
Comunque il mio interessamento, anche a livello attivo e non solo sentimentale per quelle terre e le loro vicende e, naturalmente per Neresine in particolare, nasce anch’esso molto tempo addietro. Nella sezione “Raduni” potete vedere la foto del nostro primo raduno che facemmo nel 1969 e mi vedrete con il pizzetto al mento in terza fila dal basso a sinistra. Da allora mi sono sempre reso disponibile a dare una mano per i nostri incontri e l’ultimo mio impegno in ordine di tempo, oltre al giornalino quadrimestrale "Neresine", è proprio questo sito.
Flavio Asta Presidente e Webmaster del sito
E-mail: astaf@libero.it