Resoconto e foto

Un raduno che possiamo tranquillamente annoverare tra i più belli e meglio riusciti di sempre. La bella giornata di sole e poco fredda è stata sicuramente gradita, ma anche se il tempo non fosse stato propizio, poco avrebbe influito negativamente. Tutti i vari momenti che hanno caratterizzato la giornata sono stati molto graditi ed apprezzati dai partecipanti. L’unico obiettivo non c’entrato in pieno è stato il mancato superamento delle 50 presenze al pranzo, ci siamo fermati a…49, 45 adulti e 4 bambini. D’altronde, tra alcune rinunce, tra l’altro giustificabilissime e l’evidente forfait di alcune famiglie ex amiche, i numeri sarebbero stati quelli degli anni pre-covid, ma anche questi numeri, altre Comunità consorelle sarebbero ben felici di realizzarli nei loro raduni.
Nella bellissima chiesa della Parrocchia dei Santi Francesco e Chiara a Marghera, opera architettonica moderna e funzionale, la S. Messa è iniziata alle 10 in punto concelebrata, assieme al Parroco Don Mauro dal nostro Don Paolo. Ad un cenno del medesimo, Flavio Asta si è recato al microfono e ha salutato i fedeli presenti avvisandoli della presenza tra loro degli aderenti alla Comunità di Neresine in occasione del 32° incontro annuale. L’omelia è stata tenuta da Don Paolo, che oltre al commento del Vangelo riguardante la parabola dei talenti, ha speso belle parole nei confronti dei neresinotti e dei loro amici presenti. Prima della benedizione finale i due sacerdoti hanno proceduto alla benedizione delle candele con l’effige della Madonna della Salute che la Comunità di Neresine, da alcuni anni tradizionalmente offre a tutti i fedeli presenti in chiesa, quale ricordo di averla partecipata assieme. Due addetti allo scopo: uno dei quali il giovane consigliere Gianluca Costantini hanno poi provveduto all’uscita della chiesa alla distribuzione delle candele.
Alle 11, senza uscire dalla chiesa, nella bella cappella laterale divisa dalla navata centrale da una grande vetrata artistica si è svolta l’assemblea annuale degli aderenti alla Comunità. Nel numero 51 di “Neresine”, che uscirà a febbraio 2024, sarà riportato il verbale completo. In questa sede ne diamo un sommario cenno. Presidente dell’assemblea è stato eletto per acclamazione l’avv. Fabio Giachin. Prima di passare all’ordine del giorno è stata data la parola al dott. Teodoro Marolo, presidente della Municipalità di Marghera, che ha salutato calorosamente i presenti e augurato loro buon lavoro, così come fatto nel suo intervento il secondo ospite, il dott. Alessandro Cuk, presidente del Comitato provinciale di Venezia e Vice presidente nazionale della medesima associazione. Flavio Asta successivamente ha letto due gradite lettere di saluto pervenute, una del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l’altra del Presidente della Comunità degli italiani di Lussinpiccolo Sanjin Zoretic (anche i testi completi delle due lettere saranno pubblicati nel numero del Foglio sopra citato); ha riferito anche dei saluti pervenuti da Patrizia Lucchi impossibilitata ad essere presente di persona. Dopo aver letto da parte del tesoriere Nadia De Zorzi e sentita la relazione della presidente dei Revisori dei Conti Margherita Bracco, il bilancio 2022-2023 è stato approvato all’unanimità. Su invito dell’avv. Giachin, Flavio Asta ha svolto la relazione morale nella sua veste di presidente. Ha evidenziato alcune problematiche di ordine generazionale inerenti la trasmissione dei sentimenti e dei valori legati all’esodo da parte dei padri verso i figli e nipoti che hanno comportato una loro tiepida adesione verso queste vicende. Ha dato merito al presente, come ai precedenti Comitati, di aver con passione diretto le sorti della Comunità di Neresine. Ha messo in risalto la generosità degli aderenti attivi della Comunità che ha permesso, oltre a far fronte alle spese relative alla normale vita associativa, di stampare e di spedire in Italia ed all’estero i 3 numeri canonici del giornalino, ricordando l’uscita ad ottobre 2023 del numero 50. Ha pure menzionato la proposta da parte della Comunità di Neresine, rivolta alle autorità istituzionali dell’attuale Comune di Lussinpiccolo, di addivenire nel suo territorio ad un bilinguismo visivo nei cartelli stradali.
Il presidente l’assemblea nell’affrontare i punti dell’ordine del giorno relativi alle variazioni statutarie e alla proposta di intitolazione della Comunità alla figura di Padre Flaminio Rocchi, ha ridato la parola a Flavio Asta che ha illustrato le proposte delle variazioni dello statuto, soffermandosi su alcune di esse giudicate qualificanti, tra le quali la fine del concetto dell’appartenente “a vita” alla Comunità una volta che vi si è aderito, introducendo una riconferma annuale all’adesione tramite il versamento di una quota di libero importo. Poi, nel caso di due anni di non versamento, l’aderente verrà considerato decaduto. Nell’apposita variazione allo statuto viene stabilito, nel caso che alla scadenza delle candidature (31 dicembre dell’anno elettorale), ci fossero meno candidati del numero previsto (cinque) come ci si dovrà comportare (questione verificatasi alle ultime elezioni del Comitato). Terzo punto messo in evidenza da Flavio Asta è stato quello che in caso di scioglimento della Comunità, i beni in quel momento disponibili, non saranno più devoluti, come al momento stabilito con una donazione ad una Comunità consorella (Lussino, Ossero, Cherso), ma l’eventuale somma disponibile in cassa sarà devoluta in beneficenza, mentre gli oggetti etnografici in suo possesso (costume popolare antico neresinotto ed alcuni suoi componenti, ed eventuali altri oggetti di altro tipo) saranno invece donati a strutture appropriate (musei).
A questo punto il presidente dell’assemblea mette ai voti le proposte di variazione allo statuto che vengono approvate all’unanimità. Si passa infine alla proposta di intitolare la Comunità di Neresine alla figura di Padre Flaminio Rocchi. Flavio Asta la illustra, rammentando che la medesima era già stata avanzata nell’assemblea del raduno svoltasi nel 2010, non arrivando però al voto conclusivo per alcuni interventi sfavorevoli per cui si era deciso di rimandarlo nell’attesa di eventuali approfondimenti, soprattutto attraverso le pagine del Foglio Neresine. Essendo trascorsi 13 anni da allora ed apparsi nel Foglio Neresine solo articoli elogiativi verso la figura di P. Flaminio Rocchi, si ritiene di riproporre la questione, questa volta mettendola definitivamente al voto dell’assemblea. L’avv. Giachin invita i presenti a votare e la proposta viene approvata con un solo voto contrario. Di conseguenza la nuova dicitura della Comunità d’ora in avanti sarà: Comunità di Neresine – P. Flaminio Rocchi.
Terminata l’assemblea tutti i partecipanti sono stati invitati a raggiungere la struttura “Belstay” (quattro stelle) per la consumazione del pranzo. I tavoli erano predisposti in una ampia sala appositamente riservata. In un lato della medesima erano sistemati tre pannelli illustranti la vita e le opere di P. Flaminio Rocchi. Si è subito instaurata un’atmosfera gioiosa, allietata, tra una portata e l’altra, ed è questa la sorpresa alla quale si era accennato in precedenza, dall’esibizione al pianoforte elettrico di Carlo Colombo, nostro aderente e figlio di neresinotti per parte di madre (Gigliola Soccolich). Immancabili le esecuzioni di nostre canzoni popolari, alcune molto belle, tratte dal suo CD intitolato “Mili muoi”, spettacolo musicale da lui interpretato nel quale recita e canta una storia ispirata sulla sua famiglia. Interessante notare che questo spettacolo sarà messo in scena il 18 agosto 2024 nella sede della Comunità degli italiani di Lussinpiccolo (Villa Perla).
Flavio Asta verso la fine del pranzo ha premiato due famiglie provenienti da fuori regione: Quella di Domatella Oneto proveniente da Voghera (PV) e quella di Fabio Rocchi proveniente da Varese. Premiato anche il bravo intrattenitore musicale Carlo Colombo. Ai premiati è stato consegnato un oggetto artistico di grande valore simbolico per la nostra storia: la c.d. “medaglia della riconoscenza” coniata nel 1947 da un bozzetto dello scultore Marcello Mascherini, che l’allora presidente del “Comitato giuliano” Alvise Quarantotti Gambini gli commissionò per donarle a tutti quei veneziani che accolsero i profughi di Pola che nel 1947 sbarcavano a Venezia dalla motonave Toscana prestando loro la prima assistenza (nel numero 48 di Neresine di febbraio 2023 è raccontata a pag. 7 la storia completa di questa medaglia). Dopo questo evento il 32° Raduno si è portato alla conclusione e molti partecipanti nel salutarsi vicendevolmente hanno espresso il loro apprezzamento agli organizzatori considerando, come accennato all’inizio, quello appena concluso uno dei migliori disputati.